Chiesa della Madonna del Rosario
È presente nel XVII secolo, forse intitolata all’Annunziata. In una relazione del 1790 si apprende che misurava circa 88 mq. e presentava nove finestre, certamente tre per lato eccetto quello posteriore, tre fortificazioni divaricate presumibilmente verso il mare, 32 travetti piatti, 128 listelli di castagno posti sulle travi per reggere 200 tegole e 68 tavole di soffitto, con gradini e mensa scolpiti in pietra viva e con l’altare e le statue di legno intagliato.

Per molti decenni in abbandono e durante l’occupazione francese ridotta a caserma, venne ricostruita dalla devozione popolare, infine per generosità della famiglia Scoppa. Finita nel 1910, assunse il titolo dell'Immacolata e fu nel 1941 sede della nuova parrocchia della Marina; con la costruzione della nuova chiesa, ebbe il titolo devozionale del Rosario.
La facciata è in stile neogotico, o piuttosto art nouveau, con tratti morbidi e curvilinei, rivestita da lunghe lastre rettangolari e da un portale d'ingresso con archi concentrici poggianti su tre colonnine per lato, con capitelli. In alto al centro vi è un gran rosone a sei lobi incorniciato da due strutture aggettanti che racchiudono il timpano. Tra il portale e il rosone, vi è posta una lapide in ricordo della ricostruzione mentre in cima svetta una croce celtica in muratura.

Per molti decenni in abbandono e durante l’occupazione francese ridotta a caserma, venne ricostruita dalla devozione popolare, infine per generosità della famiglia Scoppa. Finita nel 1910, assunse il titolo dell'Immacolata e fu nel 1941 sede della nuova parrocchia della Marina; con la costruzione della nuova chiesa, ebbe il titolo devozionale del Rosario.
La facciata è in stile neogotico, o piuttosto art nouveau, con tratti morbidi e curvilinei, rivestita da lunghe lastre rettangolari e da un portale d'ingresso con archi concentrici poggianti su tre colonnine per lato, con capitelli. In alto al centro vi è un gran rosone a sei lobi incorniciato da due strutture aggettanti che racchiudono il timpano. Tra il portale e il rosone, vi è posta una lapide in ricordo della ricostruzione mentre in cima svetta una croce celtica in muratura.